Cercasi “nipoti” per fare compagnia agli anziani…a pagamento!

Si chiama UAF ed è una nuova realtà che permette agli anziani di adottare nipoti, a spese degli sponsor, per ricevere compagnia e combattere la solitudine. Scopri come funziona!

Non c’è niente di più brutto che restare soli e, in questi due anni di pandemia, molti di noi lo hanno imparato sulla propria pelle.

Eppure, ci sono delle persone che la solitudine la vivono da tanti anni. Sto parlando dei nostri anziani, i nonni d’Italia, che in un mondo sempre più frenetico e distaccato dalla realtà si trovano a essere completamente emarginati.

Infatti, l’Italia non solo è un paese sempre più vecchio ma, stando a una recensione effettuata da Il sole 24 ore, gli over 65 italiani che vivono in solitudine sono circa il 38%. Molti di questi non hanno figli o parenti che possano prestare loro aiuto in caso di bisogno.

Sono numeri che fanno un certo effetto, lo so, ma è proprio sulla base di questo grande problema che due ragazzi hanno deciso di costruire una startup digitale davvero unica.

UAF: il servizio di nipoti on-demand

Matteo Fiammetta e Cecilia Rossi, ideatori di UAF

Tutto nasce da un’idea di Matteo Fiammetta (milanese di origini siciliane) e Cecilia Rossi, due ragazzi giovanissimi che da poco hanno deciso di mollare i loro rispettivi lavori per investire tutto in una startup innovativa che vuole combattere la solitudine degli anziani a colpi di…nipoti!

L’idea è questa: se ci sono tanti anziani che vivono in solitudine e senza una famiglia su cui contare, perché non offrire loro la possibilità di adottare dei nipoti che abbiano voglia di trascorrere del tempo con loro?!

“Ma, attenzione, non si tratta di un servizio di giovani badanti. Piuttosto è un’esperienza di scambio in tranquillità e sicurezza con ragazzi giovani, come potrebbero esserlo dei nipoti”. Mi dicono Matteo e Cecilia che ho raggiunto telefonicamente.

Ecco come funziona il servizio

I due ragazzi hanno sviluppato una piattaforma (c’è anche un’app), adatta sia ai giovani che agli anziani, attraverso la quale si possono mandare le candidature per diventare dei nipoti e gli anziani possono selezionarli comodamente. Ovviamente, c’è anche un numero verde che i “nonni” possono utilizzare nel caso in cui non fossero ancora sufficientemente tecnologici.

L’anziano può comunicare di avere voglia di giocare carte con qualcuno, di andare a teatro, di fare una passeggiata o di trovare qualcuno che gli insegni a utilizzare il computer. A questo punto, un algoritmo crea un match (tipo “Tinder dei nonni”) tra il nonno e il nipote in base alla zona, alle disponibilità orarie, ai tipi di attività e ad altre variabili.

L’algoritmo individua i 6 migliori nipoti che l’anziano può selezionare e poi si procede alla prenotazione.

Come diventare un nipote

Alcuni nipoti

Ogni nipote per diventare tale deve compilare un form sulla piattaforma e superare una serie di incontri, tra cui anche una con uno psicologo. Una volta accettati entrerete a tutti gli effetti nel sistema e riceverete un compenso per le ore che vengono dedicate all’anziano (dagli 8€ ai 10€ l’ora).

Ma attenzione: il compenso non è mai a spese degli anziani bensì degli sponsor che investono nell’iniziativa.

A questo punto non vi resterà che inserire le vostre disponibilità orarie e aspettare di ricevere il primo match con uno dei nonni che non vede l’ora di incontrarvi, online o di persona.

L’idea di questi due ragazzi è sicuramente innovativa ed entusiasmante ma, per poterla far funzionare davvero, c’è bisogno di tanti nuovi nipoti pronti a dedicare un po’ del loro tempo a questi fantastici anziani.

Come unterroneamilano ho deciso di diventare Ambassador di questo progetto invitando tutta la mia community a partecipare attivamente mandando la candidatura a questo sito.

Presto sarò il primo a partecipare come nipote e vi racconterò la mia esperienza sui social. Non vedo l’ora!

15 Comments

  1. stefania bastianelli Reply

    Ma questa cosa qui è davvero bella! Super utile, mia nonna, che non c’è più avrebbe apprezzato. È come al solito apprezzo il ‘Terrone’ che ci tiene informati

  2. Riccardo Reply

    Da quasi anziano mi sembra un ottima idea; é l’ incontro di due mondi , di universi paralleli, che mai entrerebbero in contatto.
    E Non é detto che siano gli anziani a benficiarne !
    Bravi.

  3. marina pilati Reply

    86 anni vorrei un nipote virtuale ( cioè che non mi rompa le scatole e mi sporchi il pavimento a casa.) Ma con cui comunicare via What’s app o messenger o mail per sapere qualcosa della generazione millennial per me del tutto sconosciuta (Ho un nipote ma ha 9 anni)

  4. marina pilati Reply

    86 anni.Vorrei un nipote virtuale (che non mi rompa le scatole e mi sporchi i pavimenti venendo a casa ).Ma con cui comunicare via What’s app, o messenger o mail. Per sapere qualcosa della generazione millenial (15-25 anni) a me del tutto sconosciuta (Ho un nipote, ma ha 9 anni)

  5. Manuela Reply

    Stupenda ed originale iniziativa!
    Sarei interessata a partecipare, sarebbe un privilegio per me!
    Gli anziani, le loro storie, i loro ricordi, la loro esperienza e saggezza, un bel patrimonio da accogliere e conservare.
    Bellissimo!

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